Concentratori di ossigeno: che cosa sono e come sceglierli al meglio

Pubblicato da MEDICAR SHOP il

Si stima che una persona sana, stando a riposo, introduca circa 6 litri di aria al minuto, che aumentano fino a 26 in camminata. Un dato importante che ci permette di comprendere l’intensa attività al quale è sottoposto il nostro apparato respiratorio.

Inspirare ed espirare in modo corretto significa assicurare la migliore ossigenazione al nostro corpo, ovvero far sì che il nostro organismo possa assorbire ed utilizzare al meglio l’ossigeno.

In tutti i casi in cui, per patologie acute o malattie croniche, si verifichi un abbassamento del livello di ossigeno nel sangue, il medico può prescrivere il ricorso ad ossigenoterapia mediante l’impiego di concentratori di ossigeno.

Vediamo nel dettaglio quali sono le caratteristiche di questi apparecchi, le principali tipologie e gli aspetti da tenere in considerazione in fase di selezione ed uso.

Che cosa sono i concentratori di ossigeno?

I concentratori sono apparecchi in grado di estrarre l’ossigeno contenuto nell’aria e convogliarlo in un serbatoio per la somministrazione al paziente. Funzionano basandosi sul principio del “rapido assorbimento dell’oscillazione di pressione atmosferica dell’azoto“ su un setaccio molecolare.

L’azoto viene poi filtrato e rimosso, così da separare l ‘ossigeno prelevato dall’aria e restituire una miscela ad alta concentrazione di O2 che, una volta estratta, viene convogliata e somministrata al paziente mediante una cannula nasale o una maschera per ossigenoterapia.

I concentratori sono apparecchi indolori, sicuri e dotati di un’interfaccia elettronica grazie alla quale l’utente può, in tutta semplicità ed in base alle indicazioni del medico, regolare sia i livelli di concentrazione dell’ossigeno che le impostazioni di flusso.

Quali sono le principali tipologie di concentratori di ossigeno disponibili sul mercato?

I concentratori posso essere fissi, trasportabili o portatili.

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